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mercoledì 31 luglio 2013

Un ingrediente per due: la zucchina


Io con le zucchine ho un po' un rapporto di amore-odio.
Tendenzialmente mi piacciono, ma quando capita che son troppo profumate, di quel profumo che mi ricorda i fiori del cimitero ecco, lì faccio fatica a mangiarle, che mi pare di stare in una camera ardente e non è mica tanto bello.
E non ho ancora capito se dipende dalla freschezza, dalla cottura o dalla varietà ma, nel dubbio, quando mi pare odorino troppo, le mischio ad altro.
E poi c'avevo in mente da un po' sta cosa della catalogazione mentale di frutta e verdura, che a me sta differenza non mi è mica molto chiara.
Tipo: il pomodoro è un frutto ma è considerata una verdura perché non è dolce. La patata dolce però è comunque considerata una verdura. Il melone si mangia col prosciutto, così come i fichi. Con le carote ci si fa una torta e le melanzane si fanno col cioccolato. E l'ananas si mangia coi gamberetti.
E allora scusa, perché non usare le zucchine per una torta dolce??!

E così mi è sembrato di aver avuto un'idea innovativa e geniale. 
Finché poi non ho aperto Google e ne ho trovate milioni uguali alla mia.
Ma io, ovviamente, ho provato lo stesso.
Un paio di volte. 
Al primo tentativo ho fatto una specie di quattro quarti a caso.
Tipo: per teglia da 20 cm ho usato 200 gr di farina, 2 uova, 200 gr di zucchine, 100 gr di zucchero e 100 gr d'olio di semi e ovviamente un paio di cucchiaini di lievito. E l'ho cotta a 180° statico per circa 40 min.
Buona e soffice. Ma le zucchine non si sentivano per niente.
Anche se forse in realtà era colpa della farina di avena mischiata con quella di castagne. 
E con quella di segale. E con l'integrale. E con quella di riso. E anche con un po' di quella di quinoa. 
O forse era colpa dello zucchero di canna scuro.
Anche se forse invece eran proprio le zucchine a non sapere di un cazzo.

E così ho riprovato.
Con la ricetta che riporto sotto.
Con meno farina, meno uova, meno grassi e meno zucchero.
E anche se di solito a far le cose light vien fuori una merda, è invece venuta fuori una cosa un po' strana ma buona. Un po' umida, gommosetta, ma piacevole.
Che vagamente ricorda la torta magica, quella che va di moda ora nel web, che viene tipo tre strati con uno più cotto, uno che sembra un budino denso e uno che sembra un pandispagna. 
Che peraltro è identica alle torte che venivano di merda a mia mamma quando non le lievitavano a dovere o non le si cuocevano bene e smontavano appena tirate fuori dal forno rimanendo gnucche. 
E lei mica lo faceva volutamente. 
Pensate che invece ora c'è gente che le fa sbagliate apposta.

"La zucchina è quell'affare più o meno verde, più o meno lungo, più o meno tondo e più o meno costoluto, che appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, ovvero la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni e delle angurie.

Orginaria del Sud America, la sua pianta non ha fusto legnoso ma foglie verdi un po' pelose e molto grandi.
La parte che si mangia è la bacca, che viene raccolta e consumata quando ancora acerba. E che altrimenti, se lasciata sulla pianta troppo tempo, diventa grossa, giallastra, piena di semi e fa schifo.
I suoi fiori invece, che ovviamente si mangiano pure quelli, sono o maschili, più grandi e con solo un peduncolo lungo, o femminili, più piccini e con una zucchina attaccata.
Come noi insomma.

Il periodo giusto per consumare le zucchine, manco a dirlo, è la tarda primavera-estate.
Anche perchè sennò avremmo fatto un altra scheda.
Ovviamente si possono comprare tutto l'anno, ma negli altri mesi lasciatele pure sui banchi che tanto son coltivate in serra e non sanno di niente.

Quando però le acquistate prediligete quelle più piccole e sode, che saranno le più saporite e fresche.
Conservatele in frigorifero e cercate di consumarle in fretta, dato che già dopo 3/4 giorni inzieranno a diventare mollicce, amare e spugnose.

E perchè abbiamo scelto questo ortaggio?
Perchè è di stagione, è delicato, è versatile, costa poco, si trova ovunque, si può mangiare cotto ma pure crudo, si può far lesso, saltato, fritto, al forno, in umido, al vapore, ha poche calorie, molte vitamine e tanta acqua.
Ma soprattutto, perchè in sto periodo ne abbiamo un casino nell'orto."

Ecco qui la mia ricetta e qui invece quella della Serena.

Ingredienti per una torta da 20 cm di diametro:

300 gr di zucchine
2 uova
120 gr di zucchero
200 gr di farina 0
mezza bustina di lievito 
50 gr di olio di semi (io ho usato quello di mais)

Prendete le zucchine. Vanno bene quelle meno buone, quelle acquose, quelle coi semi, quelle che vi siete dimenticati sulla pianta, quelle tonde che non avete voglia di riempire, quelle più vecchiotte.
Ecco, prendetele e tagliatele a tocchi grossi e mettetele nel blender con il resto degli ingredienti (Dio, ma perché usavo l'impastatrice e non il frullatore per gli impasti morbidi??? A far le torte ci si mette 4 secondi!!). Imburrate e inzuccherate abbondantemente la teglia lasciando lo zucchero in avanzo sul fondo, che poi caramellerà un po' in cottura ed è più buono.
Versateci la sbobba e cuocete a 150° statico per circa 50 minuti, fino a che la superficie non sarà dorata.
Fate raffreddare e poi assaggiate.


martedì 10 luglio 2012

Cake di farina di riso e ricotta


Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro:
250 gr di farina di riso
350 gr di ricotta
200 gr di zucchero di canna scuro
3 uova
mezza bustina di lievito
la buccia grattugiata di un limone
un cucchiaino di cannella
un pizzico di sale
un cucchiaino di zenzero in polvere

Eviterò di dirvi di quanto fa caldo e di quanto non abbia alcuna voglia di cucinare perchè già lo sentite e leggete abbastanza in giro.
Sappiate però che ho caldo e che non ho alcuna voglia di cucinare. 
Al contrario però di tutti gli altri, cercherò di darvi una serie di motivi per cui lamentarsi di meno e provare ad amare questo caldo fottuto, del tipo:
l'impasto della pizza in lievitazione raggiunge volumi spropositati in metà tempo e vi sembrerà di essere nella moltiplicazione dei pani e dei pesci senza i pesci, che potete sempre comprare a parte.
I panni asciugano ancor prima di esser tirati fuori dalla lavatrice. Vi basta aprire lo sportello e aspettare cinque minuti. Sconsiglio di provare a stirarli perchè saranno cartonati ma tanto lo stile un po' bohemien-sconvolt va sempre di moda, basta saperlo portare.
Le zanzare con sto caldo non ci sono, o almeno ce ne sono molte meno. Tra l'altro l'anno scorso che volevo mettere il condizionatore non ha fatto caldo e quest'anno che ho montato le zanzariere non ci sono le zanzare. Sperate l'anno prossimo non decida di comprare una piscina.
Se soffrite di pressione alta vi basterà fare un giro in una zona senza ombra dopo i pasti.
Se volete fare una sauna idem. Per il bagno turco basta usare uno spruzzino supplementare.
Potete fare a meno dell'essicatore e con un po' d'impegno anche del forno, magari usando quei cartoncini trifacciali riflettenti che si usavano per ustionarsi la faccia tempo fa.
Potete lasciare i rotoli di polvere girare per casa e dire che pensavate di esser nel deserto.
Potete accendere la sigaretta col solo uso di una lente d'occhiale e un raggio di sole. Se non siete nè miopi nè presbiti smettete di fumare.
E ultimo, ma non meno importante, potete usare il colpo di calore come scusa per non fare qualsiasi cosa, che è molto più credibile di un mal di testa.

Come volevo non dirvi all'inizio, per il caldo non sto cucinando molto e i miei pranzi e le mie cene si susseguono a suon di verdure al massimo da sbucciare, ma anche no, ma per la colazione faccio qualche eccezione. Al mattino ho bisogno di ingerire qualcosa entro i primi 5 minuti in cui ho appoggiato i piedi a terra altrimenti mi si apre una voragine nello stomaco e mi vengono gli svarioni, per cui dopo aver finito pane e biscotti, prima che io mi inghiotta la sveglia, la tv e il pc insieme, ho pensato fosse il caso di preparare qualcosa di più appetibile. Giusto così per non mangiare la prima cosa che capita. 
Non è vero. In realtà ho bisogno solo di un incentivo per alzarmi dal letto al mattino per andare al lavoro.
E anche qualcosa di più leggero (della sveglia tv e pc insieme).
E sì, vorrei dirvi che ho pensato apposta ad una ricetta light e veloce per la prova costume, ma la verità è che invece avevo della ricotta in scadenza. Perchè io della prova costume francamente me ne infischio. Nel senso che  evito proprio di provarlo.

Per questa torta prendete una ciotola, mischiateci tutti gli ingredienti, imburrate e inzuccherate una tortiera (consiglio saggissimo che presi dalla  mitica Roby in quale suo post o commento), sbatteteci dentro il composto e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30/35 minuti. 
Se la preferite molto soffice e avete del tempo da perdere, montate gli albumi al posto che schiaffarli dentro così.

Ps.: in chiusura mi sento di dire qualcosa anche io su Caronte, giusto per non esser fuori moda. Ovvero che se potessi l'affogherei nell'Ade.

domenica 20 maggio 2012

Catalana alle fragole e rose


Ingredienti per 4 persone:
600 gr di fragole
400 ml di latte
6 tuorli d'uovo
50 gr di amido di mais
250 gr di zucchero di canna chiaro
qualche petalo di rosa (cinque o sei)
qualche goccia di limone

Mi sento come il bianconiglio. Il contest di Ambra sta per scadere e ho pochissimo tempo. Aaaaargh!! E' tardi è tardi!! E' tardi!!! Mariaaaaaanna!!
Ricetta velocissima.
Preparate lo zucchero alla rosa frullando insieme zucchero e petali. 
Mettete a bollire il latte. Montate i tuorli con 180 gr dello zucchero preparato. Aggiungete l'amido di mais. Versateci il latte caldo senza smettere di mescolare. Dai dai veloci!! Rimettete tutto sul fuoco per qualche minuto fino a quando la crema si sarà addensata. Frullate le fragole con qualche goccia di limone. Muovetevi! Togliete la crema del fuoco e aggiungeteci la purea di fragole. Versate nelle coppette. Presto che è tardi! (?!) Fate raffreddare a temperatura ambiente poi infilate in frigo per almeno un'ora. Cospargete ogni coppetta con un cucchiaio dello zucchero avanzato e fate caramellare o sotto al grill o con il cannello da cucina o con il ferro a cremar.
Fiuuuuuu...ce l'ho fatta!


Con questa ricetta partecipo anche al contest Grazie dei fiori di Cardamomo & co!





domenica 15 aprile 2012

Ricotta pops


Ingredienti per 12 pops:
250 gr di ricotta vaccina
4 cucchiai di zucchero di canna
un pizzico di cannella
un pizzico di zenzero in polvere
la buccia grattugiata di mezzo limone
la buccia grattugiata di mezza arancia 
200 gr di cioccolato fondente
pasta di zucchero bianca
qualche goccia di succo di barbabietola

Non c'è niente da fare, mi piacciono i contest. Quando ne vedo uno non resisto, i cricetini nella mia testa balzano autonomamente sulla ruota e inziano a girare sempre più velocemente finchè non mi viene in mente qualcosa. E' più forte di me, lo trovo troppo stimolante ed è un po' giocare a Scarabeo, con la differenza che lì ti davano lettere e non vincevi una mazza e qui ingredienti e se ti va bene ti becchi pure un premio. 
Questa è stata la volta del contest indetto da Fiordirosmarino e La Cuoca Dentro che chiedevano di trasformare la ricotta. Io non solo l'ho trasformata ma le ho dato anche un volto. E una foto vale più di mille parole.
E poi tra l'altro, come già vi avevo accennato, sono in corsa per recuperare i trend degli ultimi anni, quindi quale migliore occasione di questa per cakepoppizzare qualcosa?
Per fare questi ricotta pops prendete della ricotta un po' asciutta, schiacciatela bene con un cucchiaio, aggiungete lo zucchero e gli aromi ed amalgamate per bene. Formate delle palline grosse quanto una noce ed appoggiatele su un piatto. Prendete ora uno dei bastoncini che userete per sostenere i pops, infilatelo in ogni pallina fino a circa metà per praticarci un bel foro.
Ora che le palle sono belle bucate infilatele in freezer per una mezz'ora. Nel mentre sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria. Riprendete le palle, pucciate la punta di ogni bastoncino nel cioccolato ed infilatelo nel foro di alloggiamento praticato in precedenza. Rimettete in freezer per una decina di minuti per far solidificare. Non sottovalutate questo passaggio, se non lo fate, al momento della copertura i pops rimarranno nel cioccolato e voi lì come dei ciula con solo il bastoncino in mano.
Ora invece, appunto, potete prendere tranquillamente un pop alla volta per infilarlo nel cioccolato fuso. Se tutto va come deve andare, o almeno così diconooooooo e tutto vaaaaa come deve andareeeee o per lo meno me lo auguroooooo...ah scusate non siamo a Sarabanda? Dicevo, se tutto va come deve andare, il cioccolato si rapprenderà velocemente e formerà un bel guscio solido. 
Volendo, avreste già finito. Ma se invece amate complicarvi la vita ed avete del tempo da perdere, potete dare vita ai ricotta pops. Col rischio però di non riuscire più a mangiarli, sappiatelo: nel momento in cui gli darete un volto e loro vi guarderanno con quegli occhietti spaventati con che coraggio li azzannerete?!??!
Io per fare il coniglio ho preparato un po' di pasta di zucchero in questo modo: ho messo in ammollo per cinque minuti un foglio di colla di pesce, l'ho strizzato e l'ho messo in un pentolino con 50 gr di glucosio; ho fatto sciogliere a fuoco dolcissimo ed ho sbattuto nel frullatore questo composto con 450 gr di zucchero a velo e 3 cucchiai d'acqua (ovviamente ve ne avanzerà un bel po', conservatela in una scatola avvolta nella pellicola). Ho frullato fino ad ottenere una palla liscia, ho preso una parte del panetto ed ho aggiunto un cucchiaino di succo di barbabietola (l'E120 gli fa una pippa) per ottenere quel fantastico rosa che vedete in foto. Ho fatto le orecchie e le ho fatte seccare per un'oretta, ho messo il cerchietto al pop, gli occhietti, la boccuccia ed ho appiccicato le orecchie con un goccio d'acqua. Ho fatto asciugare et voilà: ricotta pops in versione playboy pronti. 


mercoledì 28 marzo 2012

Uova a sorpresa


Ingredienti per 6 uova:
400 gr di cioccolato al latte
250 gr di panna
6 gusci d'uovo

Quante volte da piccoli abbiamo immaginato e sperato di aprire un uovo di gallina e trovarci dentro un pulcino? E che magari sapesse anche ballare l'hully gully imparato direttamente dai watussi? Zecchino d'oro docet. Ecco, ora che siamo un po' più grandi e sappiamo benissimo che se anche fosse successo avremmo trovato un pulcino o sodo o shakerato, possiamo anche cambiare le nostre aspettative e sperare magari di trovarci al massimo del buon cioccolato. Che ovviamente ci va messo eh? Mi spiace deludervi, ma le galline pasquali che vendono ora in giro non faranno mai delle uova ripiene. Sappiatelo.
Per questa simpatica ricetta vi serviranno: 6 uova, 1 ago, qualcosa da usare come martelletto (no, non siete su paintyourlife e io non sono Barbara), 400 gr di cioccolato al latte e 250 gr di panna.
A meno che non abbiate delle uova abnormi è facile ve ne avanzi un po' ma va beh, tanto sparirà in fretta. Tenete poi conto che le proporzioni sono per il cioccolato al latte o bianco, se volete usare il fondente fate pure 350 gr di cioccolato e 300 gr di panna, che sennò vi viene un mattoncino.
Ovviamente questa base è personalizzabile ed assemblabile con altre cose quanto il lego per cui potete aggiungerci liquori vari, caffè, frutta secca, pezzi di torrone, caramello e tutto quello che vi viene in mente (no, la peperonata avanzata no).
Il procedimento poi è semplice: prendete un uovo, fateci un forellino con l'ago da una parte e più forellini dall'altra. Togliete un cm circa di guscio dal secondo lato e soffiate dal foro opposto per svuotarlo (o aspirate se volete una botta energetica e magari fate seguire un chupito di marsala).
Lavate bene l'interno e mettete ad asciugare all'aria.
Per la ganache tagliate a pezzettini o grattugiate il cioccolato e versateci sopra la panna bollente. Aspettate un paio di minuti e mescolate delicatamente. Versate nei gusci e fate raffreddare.
Belissimissima è anche l'idea di regalarle, magari rimettendole nella loro confezione originale e sostituendo il cartoncino con una striscia colorata a tema. Mammamia, ma quante ne so??!!

lunedì 5 marzo 2012

Torta all'ananas e burro di arachidi


Ingredienti per 1 lt di impasto:
125 gr di farina bianca
125 gr di farina integrale
100 gr di burro d'arachidi
50 gr di olio
3 uova
200 gr di zucchero di canna
1 lattina di ananas al naturale Altromercato
2 cucchiaini di lievito

Il burro di arachidi è un perfetto esempio di come mi faccio fregare dalla tv pensando invece di non essere A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E condizionabile.
Spacciato da sempre in TUTTI film e telefilm americani come una guduriosa crema da mangiarsi a cucchiaiate la notte o nei sandwiches insieme aqualunquealtracosa tipo marmellata, frutta, salumi, ciabatte, biscotti ed elemento vitale in ogni frigorifero che si rispetti, la prima volta che l'ho notato lì sullo scaffale del negozio bio l'ho acchiappato al volo assaporando l'attesa dell'incontro. Sono arrivata a casa fremente, ancora con la giacca addosso ho aperto il vasetto, ne ho presa una bella cucchiaiata e Gnam! Un bel mattone di malta bastarda in bocca. Meno male che avevo l'acqua a portata di mano altrimenti sarei morta soffocata (mi vedo già i titoli dei quotidiani: "Ragazza trovata davanti al frigorifero con un vasetto di burro di arachidi. Si attende autopsia"). E poi sa...sa...di arachidi! E basta! Cioè ok che è ovvio, se sapesse di speck sarebbe preoccupante, ma non è nè dolce nè salato, sono solo arachidi frullate! Va bene poi alla fine non è manco pessimo, anzi a farci l'abitudine diventa anche abbastanza buono, però diciamo che spalmato così non fa per me.
Così mi sono ritrovata con un vasetto quasi intero del suddetto e mi sono chiesta: e mo' che me ne faccio? Poi ho guardato lì nella dispensa e ho visto un barattolo di ananas e ho pensato che forse insieme non sarebbero stati male. Così li ho buttati in una torta e ho aspettato di vedere di nascosto l'effetto che fa (vengo anch'io! no tu no!). Oh, devo ammettere che insieme vanno proprio d'accordo!
Se volete tentarci anche voi prendete una teglia, imburratela, cospargetela di zucchero, sistemateci le fette di ananas, spolverate ancora di zucchero e infilate in forno a 180° per 10 minuti per farle caramellare leggermente.
Preparate l'impasto montando i tuorli con lo zucchero rimasto, aggiungeteci la farina, il burro d'arachidi, il lievito, l'olio, 50 gr circa di succo d'ananas (controllate la consistenza dell'impasto) e gli albumi montati a neve.
Versate il composto nella teglia sopra le fette di anans e cuocete a 180° per circa 20 minuti.
Fate intiepidire e ribaltate in un piatto. Se volete un top ancora più caramelloso prima di servire spargeteci un altro po' di zucchero e passetela sotto al grill per 5/10 minuti.


sabato 3 marzo 2012

Budino alle mandorle e miele


Ingredienti per 1 litro circa di budino:
125 gr di mandorle spellate
25 gr di armelline
250 gr di miele d'acacia
250 gr di ricotta
2 cucchiai di farina
4 uova
2 arance

Budino è un parolone, diciamo che come consistenza è una via di mezzo tra un flan e una pastiera gnuda, ma come titolo mi pareva un po' lungo.
Nella foto sembra un po' bruciacchiato ma in realtà il bordino è solo croccante ed è la parte più buoniscciscimissa (infatti ora il bordo è sparito ed in frigo è rimasto solo un ammasso molliccio senza forma di cui vi risparmio la foto, giusto perchè vi voglio bene).
Prendete le mandorle e le armelline e frullatele con i due cucchiai di farina (altrimenti si formerà una massa tipo das che non si scollerà dalle lame), mettetele in una ciotola e aggiungeteci il miele, la ricotta, le uova intere, la buccia grattugiata delle due arance e il succo di una.
Mischiate ed amalgamate per bene il tutto e versatelo in uno stampo. Mettete a sua volta lo stampo in un'altra teglia, tipo matrioska, versateci l'acqua finchè ci sta e cuocete a bagnomaria a 150° per circa un'ora e mezza.
Fate raffreddare e sformate in un piatto. Colateci sopra il succo dell'altra arancia scaldato con un paio di cucchiai di miele.
Con questa ricetta partecipo al contest Honey sweet Honey di CappuccinoeCornetto in collaborazione con Smartbox e Greengate.


venerdì 24 febbraio 2012

Mou Mousse

Ingredienti per circa 600 ml di Mou Mousse (4 porzioni)
150 di zucchero di canna
150 ml di panna bollente
350 ml di panna montata
5 gr gelatina ammollata
un pizzico di sale


Moumousse, ma quanto fa ridere? Onomatopeicamente parlando.
Mettete in un pentolino lo zucchero con 4 cucchiai d'acqua per farlo caramellare.
Ci vorranno circa 10/15 minuti: prima si scioglierà, poi si cristallizzerà poi inizierà a fondersi fino a diventare di un bel colore marmotta.
Togliete dalla fiamma, aggiungete la panna bollente, il sale e la gelatina ammollata, mescolate e rimettete sul fuoco per qualche minuto fino ad ottenere un composto liscio.
Aspettate fino a quando raggiungerà la temperatura ambiente (circa mezz'ora).
Ora prendete la panna montata, mangiatene un cucchiaio ed aggiungetene un paio alla mou, mescolate ed aggiungetene un altro (per rendere simili le consistenze e non fargli fare grumi), poi mangiatene ancora uno e aggiungetene un altro ancora alla mou. E così via fino a finire tutto.
Mettete nei vasetti e poi in frigo e resistete almeno un'oretta prima di assaggiarla.

lunedì 13 febbraio 2012

Mousse al cioccolato bianco e cuori piccanti


Ingredienti per due persone (300 ml di mousse)
un uovo
100 gr di cioccolato bianco (io ho usato quello vanigliato del commercio equo)
100 ml di panna da montare
2 cucchiai di Gran Marnier (o Rhum)
20 gr cioccolato fondente
un pizzico di peperoncino

San Valentino è una festa frivola e commerciale. E' consumismo puro. E io infatti non la festeggio per principio. Io non cado nella trappola di quelli che tentano di farci spendere un sacco di soldi in minchiate a tema. Io ho un integrità morale e porto avanti il mio pensiero. Sempre. 
Oh ma sapete che l'altro giorno son passata in un negozio che aveva in vetrina queste ciotoline rosse a cuore così romaaantiche e così cariiiiiiine e anche i tovaglioli con tutti i cuoriciiini e ne ho prese due?! Dai son troppo belle! Erano anche in offerta!
Ora però prendete una ciotola, metteteci il cioccolato bianco spezzettato e fatelo sciogliere a bagnomaria (ovvero appoggiate la ciotola sopra ad un pentolino con acqua calda, senza fargliela toccare e senza farla bollire).
Prendete altre due ciotole e metteteci in una il rosso d'uovo, nell'altra l'albume (a temperatura ambiente). Sbattete il primo con una frusta fino a renderlo spumoso e montate a neve il secondo.
Prendete un'altra ciotola e montateci la panna (fredda da frigo).
Aggiungete il cioccolato fuso al tuorlo, sempre sbattendo con le fruste, poi il liquore, poi con un cucchiaio di legno incorporate prima la panna e poi gli albumi.
Versate nelle coppette e infilate in frigo.
Prendete una nuova ciotola e fate sciogliere il cioccolato fondente (vedi sopra), aggiungete il peperoncino, versate in una piccola sac a poche e formate dei cuoricini su un foglio di carta da forno appoggiato sopra una teglia. Passate in freezer per 10 minuti per farli indurire ed usateli per decorare.
La mousse è pronta dopo un paio d'ore di riposo in frigo. 
Prendete ora le quaranta ciotole sporche che avete utilizzato, impilatele e lasciatele lì.
In fondo voi avete cucinato, l'altro dovrà pur far qualcosa no??

domenica 12 febbraio 2012

Pavlova

 
Ingvedienti per una pavlova di civca 30 cm di diametvo
300 gr di albumi a tempevatuva ambiente
500 gr di zucchevo semolato tvitato o a velo
2 cucchiaini di succo di limone
500 ml panna da montave
fvutti di bosco a scelta vostva

La pavlova potvebbe esseve un dolce tipico vusso. Ma invece no. E' austvaliano. Fvegati.
E oggi il post lo scviverò tutto così, giusto per stave in tema. 
Allova, pavtiamo con la pvepavazione: pvendete gli albumi e iniziate a montavli con la fvusta.
Quando savanno almeno quadvuplicati di volume iniziate ad aggiungeve lo zucchevo poco alla volta e continuate a montave fino a quando ottevvete una schiuma molto soda (abbiate pazienza, ci vovvanno divevsi minuti).
Ova pvendete una teglia con cavta da fovno, buttateci a cucchiaiate la mevinga e dategli una fovma civcolare alta civca 5 cm.
Infovnate a fovno caldo a 80° per almeno 6 ove (ho già vicevuto la letteva dell'Enel con su: "Gvazie, ti vogliamo bene!"), fino a quando la mevinga sarà asciutta (ma voi fate delle monopovzioni che in 3 ove ve la cavate, fidatevi).
Fate vaffveddave, montate la panna e spalmatela sopva la vostva pavlova. Buttateci sopva un po' di fvutta a scelta pvefevibilmente acida pev contvastave la vagonata di zucchevo che c'è dentvo.