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mercoledì 31 luglio 2013

Un ingrediente per due: la zucchina


Io con le zucchine ho un po' un rapporto di amore-odio.
Tendenzialmente mi piacciono, ma quando capita che son troppo profumate, di quel profumo che mi ricorda i fiori del cimitero ecco, lì faccio fatica a mangiarle, che mi pare di stare in una camera ardente e non è mica tanto bello.
E non ho ancora capito se dipende dalla freschezza, dalla cottura o dalla varietà ma, nel dubbio, quando mi pare odorino troppo, le mischio ad altro.
E poi c'avevo in mente da un po' sta cosa della catalogazione mentale di frutta e verdura, che a me sta differenza non mi è mica molto chiara.
Tipo: il pomodoro è un frutto ma è considerata una verdura perché non è dolce. La patata dolce però è comunque considerata una verdura. Il melone si mangia col prosciutto, così come i fichi. Con le carote ci si fa una torta e le melanzane si fanno col cioccolato. E l'ananas si mangia coi gamberetti.
E allora scusa, perché non usare le zucchine per una torta dolce??!

E così mi è sembrato di aver avuto un'idea innovativa e geniale. 
Finché poi non ho aperto Google e ne ho trovate milioni uguali alla mia.
Ma io, ovviamente, ho provato lo stesso.
Un paio di volte. 
Al primo tentativo ho fatto una specie di quattro quarti a caso.
Tipo: per teglia da 20 cm ho usato 200 gr di farina, 2 uova, 200 gr di zucchine, 100 gr di zucchero e 100 gr d'olio di semi e ovviamente un paio di cucchiaini di lievito. E l'ho cotta a 180° statico per circa 40 min.
Buona e soffice. Ma le zucchine non si sentivano per niente.
Anche se forse in realtà era colpa della farina di avena mischiata con quella di castagne. 
E con quella di segale. E con l'integrale. E con quella di riso. E anche con un po' di quella di quinoa. 
O forse era colpa dello zucchero di canna scuro.
Anche se forse invece eran proprio le zucchine a non sapere di un cazzo.

E così ho riprovato.
Con la ricetta che riporto sotto.
Con meno farina, meno uova, meno grassi e meno zucchero.
E anche se di solito a far le cose light vien fuori una merda, è invece venuta fuori una cosa un po' strana ma buona. Un po' umida, gommosetta, ma piacevole.
Che vagamente ricorda la torta magica, quella che va di moda ora nel web, che viene tipo tre strati con uno più cotto, uno che sembra un budino denso e uno che sembra un pandispagna. 
Che peraltro è identica alle torte che venivano di merda a mia mamma quando non le lievitavano a dovere o non le si cuocevano bene e smontavano appena tirate fuori dal forno rimanendo gnucche. 
E lei mica lo faceva volutamente. 
Pensate che invece ora c'è gente che le fa sbagliate apposta.

"La zucchina è quell'affare più o meno verde, più o meno lungo, più o meno tondo e più o meno costoluto, che appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, ovvero la stessa dei cetrioli, delle zucche, dei meloni e delle angurie.

Orginaria del Sud America, la sua pianta non ha fusto legnoso ma foglie verdi un po' pelose e molto grandi.
La parte che si mangia è la bacca, che viene raccolta e consumata quando ancora acerba. E che altrimenti, se lasciata sulla pianta troppo tempo, diventa grossa, giallastra, piena di semi e fa schifo.
I suoi fiori invece, che ovviamente si mangiano pure quelli, sono o maschili, più grandi e con solo un peduncolo lungo, o femminili, più piccini e con una zucchina attaccata.
Come noi insomma.

Il periodo giusto per consumare le zucchine, manco a dirlo, è la tarda primavera-estate.
Anche perchè sennò avremmo fatto un altra scheda.
Ovviamente si possono comprare tutto l'anno, ma negli altri mesi lasciatele pure sui banchi che tanto son coltivate in serra e non sanno di niente.

Quando però le acquistate prediligete quelle più piccole e sode, che saranno le più saporite e fresche.
Conservatele in frigorifero e cercate di consumarle in fretta, dato che già dopo 3/4 giorni inzieranno a diventare mollicce, amare e spugnose.

E perchè abbiamo scelto questo ortaggio?
Perchè è di stagione, è delicato, è versatile, costa poco, si trova ovunque, si può mangiare cotto ma pure crudo, si può far lesso, saltato, fritto, al forno, in umido, al vapore, ha poche calorie, molte vitamine e tanta acqua.
Ma soprattutto, perchè in sto periodo ne abbiamo un casino nell'orto."

Ecco qui la mia ricetta e qui invece quella della Serena.

Ingredienti per una torta da 20 cm di diametro:

300 gr di zucchine
2 uova
120 gr di zucchero
200 gr di farina 0
mezza bustina di lievito 
50 gr di olio di semi (io ho usato quello di mais)

Prendete le zucchine. Vanno bene quelle meno buone, quelle acquose, quelle coi semi, quelle che vi siete dimenticati sulla pianta, quelle tonde che non avete voglia di riempire, quelle più vecchiotte.
Ecco, prendetele e tagliatele a tocchi grossi e mettetele nel blender con il resto degli ingredienti (Dio, ma perché usavo l'impastatrice e non il frullatore per gli impasti morbidi??? A far le torte ci si mette 4 secondi!!). Imburrate e inzuccherate abbondantemente la teglia lasciando lo zucchero in avanzo sul fondo, che poi caramellerà un po' in cottura ed è più buono.
Versateci la sbobba e cuocete a 150° statico per circa 50 minuti, fino a che la superficie non sarà dorata.
Fate raffreddare e poi assaggiate.


martedì 10 luglio 2012

Cake di farina di riso e ricotta


Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro:
250 gr di farina di riso
350 gr di ricotta
200 gr di zucchero di canna scuro
3 uova
mezza bustina di lievito
la buccia grattugiata di un limone
un cucchiaino di cannella
un pizzico di sale
un cucchiaino di zenzero in polvere

Eviterò di dirvi di quanto fa caldo e di quanto non abbia alcuna voglia di cucinare perchè già lo sentite e leggete abbastanza in giro.
Sappiate però che ho caldo e che non ho alcuna voglia di cucinare. 
Al contrario però di tutti gli altri, cercherò di darvi una serie di motivi per cui lamentarsi di meno e provare ad amare questo caldo fottuto, del tipo:
l'impasto della pizza in lievitazione raggiunge volumi spropositati in metà tempo e vi sembrerà di essere nella moltiplicazione dei pani e dei pesci senza i pesci, che potete sempre comprare a parte.
I panni asciugano ancor prima di esser tirati fuori dalla lavatrice. Vi basta aprire lo sportello e aspettare cinque minuti. Sconsiglio di provare a stirarli perchè saranno cartonati ma tanto lo stile un po' bohemien-sconvolt va sempre di moda, basta saperlo portare.
Le zanzare con sto caldo non ci sono, o almeno ce ne sono molte meno. Tra l'altro l'anno scorso che volevo mettere il condizionatore non ha fatto caldo e quest'anno che ho montato le zanzariere non ci sono le zanzare. Sperate l'anno prossimo non decida di comprare una piscina.
Se soffrite di pressione alta vi basterà fare un giro in una zona senza ombra dopo i pasti.
Se volete fare una sauna idem. Per il bagno turco basta usare uno spruzzino supplementare.
Potete fare a meno dell'essicatore e con un po' d'impegno anche del forno, magari usando quei cartoncini trifacciali riflettenti che si usavano per ustionarsi la faccia tempo fa.
Potete lasciare i rotoli di polvere girare per casa e dire che pensavate di esser nel deserto.
Potete accendere la sigaretta col solo uso di una lente d'occhiale e un raggio di sole. Se non siete nè miopi nè presbiti smettete di fumare.
E ultimo, ma non meno importante, potete usare il colpo di calore come scusa per non fare qualsiasi cosa, che è molto più credibile di un mal di testa.

Come volevo non dirvi all'inizio, per il caldo non sto cucinando molto e i miei pranzi e le mie cene si susseguono a suon di verdure al massimo da sbucciare, ma anche no, ma per la colazione faccio qualche eccezione. Al mattino ho bisogno di ingerire qualcosa entro i primi 5 minuti in cui ho appoggiato i piedi a terra altrimenti mi si apre una voragine nello stomaco e mi vengono gli svarioni, per cui dopo aver finito pane e biscotti, prima che io mi inghiotta la sveglia, la tv e il pc insieme, ho pensato fosse il caso di preparare qualcosa di più appetibile. Giusto così per non mangiare la prima cosa che capita. 
Non è vero. In realtà ho bisogno solo di un incentivo per alzarmi dal letto al mattino per andare al lavoro.
E anche qualcosa di più leggero (della sveglia tv e pc insieme).
E sì, vorrei dirvi che ho pensato apposta ad una ricetta light e veloce per la prova costume, ma la verità è che invece avevo della ricotta in scadenza. Perchè io della prova costume francamente me ne infischio. Nel senso che  evito proprio di provarlo.

Per questa torta prendete una ciotola, mischiateci tutti gli ingredienti, imburrate e inzuccherate una tortiera (consiglio saggissimo che presi dalla  mitica Roby in quale suo post o commento), sbatteteci dentro il composto e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30/35 minuti. 
Se la preferite molto soffice e avete del tempo da perdere, montate gli albumi al posto che schiaffarli dentro così.

Ps.: in chiusura mi sento di dire qualcosa anche io su Caronte, giusto per non esser fuori moda. Ovvero che se potessi l'affogherei nell'Ade.

lunedì 5 marzo 2012

Torta all'ananas e burro di arachidi


Ingredienti per 1 lt di impasto:
125 gr di farina bianca
125 gr di farina integrale
100 gr di burro d'arachidi
50 gr di olio
3 uova
200 gr di zucchero di canna
1 lattina di ananas al naturale Altromercato
2 cucchiaini di lievito

Il burro di arachidi è un perfetto esempio di come mi faccio fregare dalla tv pensando invece di non essere A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E condizionabile.
Spacciato da sempre in TUTTI film e telefilm americani come una guduriosa crema da mangiarsi a cucchiaiate la notte o nei sandwiches insieme aqualunquealtracosa tipo marmellata, frutta, salumi, ciabatte, biscotti ed elemento vitale in ogni frigorifero che si rispetti, la prima volta che l'ho notato lì sullo scaffale del negozio bio l'ho acchiappato al volo assaporando l'attesa dell'incontro. Sono arrivata a casa fremente, ancora con la giacca addosso ho aperto il vasetto, ne ho presa una bella cucchiaiata e Gnam! Un bel mattone di malta bastarda in bocca. Meno male che avevo l'acqua a portata di mano altrimenti sarei morta soffocata (mi vedo già i titoli dei quotidiani: "Ragazza trovata davanti al frigorifero con un vasetto di burro di arachidi. Si attende autopsia"). E poi sa...sa...di arachidi! E basta! Cioè ok che è ovvio, se sapesse di speck sarebbe preoccupante, ma non è nè dolce nè salato, sono solo arachidi frullate! Va bene poi alla fine non è manco pessimo, anzi a farci l'abitudine diventa anche abbastanza buono, però diciamo che spalmato così non fa per me.
Così mi sono ritrovata con un vasetto quasi intero del suddetto e mi sono chiesta: e mo' che me ne faccio? Poi ho guardato lì nella dispensa e ho visto un barattolo di ananas e ho pensato che forse insieme non sarebbero stati male. Così li ho buttati in una torta e ho aspettato di vedere di nascosto l'effetto che fa (vengo anch'io! no tu no!). Oh, devo ammettere che insieme vanno proprio d'accordo!
Se volete tentarci anche voi prendete una teglia, imburratela, cospargetela di zucchero, sistemateci le fette di ananas, spolverate ancora di zucchero e infilate in forno a 180° per 10 minuti per farle caramellare leggermente.
Preparate l'impasto montando i tuorli con lo zucchero rimasto, aggiungeteci la farina, il burro d'arachidi, il lievito, l'olio, 50 gr circa di succo d'ananas (controllate la consistenza dell'impasto) e gli albumi montati a neve.
Versate il composto nella teglia sopra le fette di anans e cuocete a 180° per circa 20 minuti.
Fate intiepidire e ribaltate in un piatto. Se volete un top ancora più caramelloso prima di servire spargeteci un altro po' di zucchero e passetela sotto al grill per 5/10 minuti.