Ritorno da Identità Golose con uno zainetto pieno di nuove informazioni e nuovi stimoli.
E nuove fisse.
Tipo che ho scoperto che non posso più vivere senza un essiccatore. O senza un germogliatore. O senza un buon frullatore.
Tutte le cose in rima insomma.
Anche se va beh, l'ultimo ce l’avevo già, prima di farlo fuori frullandoci dentro per sbaglio la sua guarnizione e poi dei fichi secchi con le noci che forse più che secchi erano mattonelle.
E dire che ero certissima fossero le noci a fare quegli strani rumori.
E comunque, domenica mi son sparata tutta la giornata nella sala di Identità Naturali.
E per fortuna mi hanno fatto assaggiare qualcosa lì, che quelli che erano agli stand dell’area espositiva non è che fossero proprio tutti disponibili e simpatici, anzi.
Anche se ammetto di dovergli riconoscere una grande perspicacia, dato che mentre ti avvicinavi loro avevano già capito se eri uno da coprire di champagne o uno a cui chiudere in faccia bottiglie e scatole di caviale.
In sala invece ho conosciuto dei grandi personaggi, quali Simone Salvini e Daniela Cicioni, per citare i due che più mi hanno colpito e che più mi hanno dato nuove informazioni.
Tra le mille cose che hanno detto, ho condiviso immensamente il principio secondo il quale la cucina vegana non deve per forza essere un sostitutivo della cucina convenzionale e non si deve per forza lavorare per imitare i prodotti animali (perché diciamocelo, la cosa che fa più incazzare i carnivori o ex tali è quando gli si dice che il seitan dà la stessa soddisfazione di una costata) ma deve rappresentare un prodotto diverso e nuovo. Da scegliere perché buonissimo.
E poi ho scoperto un sacco di cose per me nuove, ma non è che posso dirvi tutto (leggasi, ho un mucchio di appunti scritti ad cazzum che devo decifrare).
Per esempio, ho scoperto che le lenticchie bianche sono ricche di amido ed è più facile impastarne la farina rispetto ad altri legumi.
Che in Oriente si dice che più il legume è piccolo più è digeribile.
Che l’assafetida li rende comunque tutti più digeribili.
Che frullando mandorle e anacardi oppure semi di zucca ed aggiungendoci dei fermenti lattici e facendo riposare il tutto per un tot tempo si ottiene una roba buonissima.
Che il patè di lenticchie bianche e mandorle è fenomenale.
Che l’ammollo di semi e cereali attiva gli enzimi e la germinazione e il loro valore nutrizionale aumenta un casino.
Che la nocciola abbassa l’indice glicemico.
Che anacardi e latte di cocco insieme sono un’esplosione di gusto.
E poi basta perché ero stanca e sono andata a casa.