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domenica 13 maggio 2012

Sarde in saor


Ingredienti per quattro persone:
un chilo di sarde
farina
un chilo di cipolle gialle
un bicchiere di vino bianco
un bicchiere di aceto bianco
una manciata di uvette
olio per friggere
olio extravergine di oliva
sale qubi

Ecco a voi un altra puntata del "come imparare a pulire il pesce e poi andare a rimettere". 
Questa volta vi racconterò delle sarde. Che, fortunati voi, fanno meno senso dei calamari nonostante abbiano gli occhietti più vispi che vi fissano meglio.
Aaaallora, prendete una sarda già morta, adagiatela su un tagliere meglio se in plastica perchè il legno si impregnerà di pesce morto a vita, prendete un bel coltello e zac, ghigliottinatela.
Con la testa solitamente vengono via anche quelle piccole e poche interiora che ha. Se così non fosse, vi basterà infilare un pollice dalla pancia verso il collo mozzato e verrà via tutto. Et voilà. Ora dategli una bella sciacquata e asciugatela con un po' di carta assorbente. E se proprio volete fare i precisi e levare pure la lisca centrale riprendete il coltello, apritela a libro tagliando dalla pancia verso la schiena e toglietela (ma non è necessario, è talmente morbida che si riesce a mangiare pure quella). Ora fate così anche con le seguenti 199. No dai scherzo, in un chilo ce ne saranno appena 198.
Per preparare poi il saor, che è la simil-versione veneziana del carpione, affettate finemente le cipolle e, quando avrete riacquistato la vista, mettetele in una padella con un filo d'olio. Fatele stufare a fuoco basso senza fargli prendere colore per una decina di minuti. Aggiungete il bicchiere di aceto e il bicchiere di vino, un pizzico di sale e le uvette e fate cuocere a fuoco basso fino alla completa evaporazione dei liquidi (circa un'ora).
Nel frattempo infarinate leggermente le sarde e friggetele in olio caldo per qualche minuto fino a circa 3/4 di cottura (diciamo per tre/quattro minuti).
Scolatele ed asciugatele per bene. Salatele e iniziate a stenderle in una teglia. Coprite con una parte delle cipolle che ormai saranno pronte e, come si fa con le lasagne, continuate alternando gli strati fino ad esaurire gli ingredienti. Fate raffreddare e infilate la teglia in frigo per almeno 2 giorni prima di consumarle (durano circa una settimana).
La morte loro è servirle con della polenta tagliata a fette e abbrustolita in padella.