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giovedì 15 novembre 2012

Polpettine di seitan con salsa al basilico


Ingredienti per circa 20/25 polpette:
400 gr di seitan
due cucchiai d'olio extravergine d'oliva
un cucchiaio di salsa di soia
la buccia grattugiata di un limone
una manciata di pangrattato
una manciata di mandorle frullate
Per la salsa al basilico:
50 ml di latte di soia non zuccherato
100 ml di olio di semi di girasole
un pizzico di sale
qualche goccia di succo di limone
una manciata di foglie di basilico
una manciata di pinoli
mezzo spicchio d'aglio

Sì, so che questa sembra una ricetta estiva ma non è che possiamo mica pubblicare tutti delle zuppe.
E poi comunque qui a Milano è già ormai praticamente primavera e io non ho mai avuto il basilico così bello sul balcone.
Che tra l'altro ho da poco scoperto trattasi di una pianta annuale, quindi in ogni caso meglio farlo fuori ora per evitargli lunghe e inutili sofferenze. 
E pensare che ho sempre creduto di essere una pianticida mentre lui invece moriva autonomamente. Che ignoranza oceanica.
Tornando al tempo, non che ami particolarmente parlarne, che poi sembra che non ho un cazzo di meglio da dire, ma fa oggettivamente caldo. 
Tanto che al mattino parto vestita a strati come una lasagna e mi spoglio man mano fino ad arrivare in ufficio in maniche corte. 
Potrei quasi farci un video in stop motion.
Che poi in realtà il caldo tanto oggettivo non è, dato che proprio in questo periodo di transizione si manifestano le soggettive percezioni di temperatura.
Infatti in giro si vede gente in bermuda che passeggia accanto a gente vestita con piumino, cappello, sciarpa e stivali col pelo. 
Anche se mi viene il dubbio siano forse solo persone che non hanno controllato il meteo.

Arrivando invece alla nostra ricetta postestiva o preinvernale, oggi si parla di seitan.
Che è quella roba un po' gommosa, un po' ciccosa e un po' insapore che a volte perculandoci ci dicono sia uguale alla carne.
Però a me piace. Nonostante tutto. E questo chiamasi amore incondizionato.

Allora, il seitan o muscolo di grano, che però sotto questo nome mi fa un po' senso, non è altro che un ammasso di glutine. E quindi è ricco di proteine e povero di grassi.
Si può comprare già pronto (a prezzi, secondo me, esorbitanti) oppure si può preparare in casa partendo direttamente dalla farina o dal glutine essiccato (che trovate in sacchetto nei negozi biologici).
Avete mai fatto il pane o la pizza in casa? Avete presente quello slaimer che vi rimane sulle mani quando le lavate sotto l'acqua corrente e che immancabilmente rischia di intasarvi il lavandino? Ecco, quella è la parte gltutinosa della farina.
Ed il procedimento per fare il seitan è esattamente questo: si impasta la farina con l'acqua fino ad ottenere un panetto che poi andrà lavato per eliminare la parte amidacea.
Una strada più semplice e veloce, che poi è quella che ho seguito io, è quella di comprare direttamente il glutine secco che va solamente impastato con acqua per ritrovarsi immediatamente con il panetto pronto da cuocere una quarantina di minuti.
Quindi insomma, qualunque strada voi seguiate, noi qui partiamo con del seitan già pronto.
Che andrete a tagliare a pezzettini e a frullare con due cucchiai d'olio, un cucchiaio di salsa di soia, la buccia grattugiata del limone ed eventualmente un goccio d'acqua fino ad ottenere un composto lavorabile.
Con le mani umide formate delle palline grandi come una noce e fatele rotolare nel miscuglio di pangrattato e mandorle tritate.
Disponetele su una teglia coperta con carta da forno, irroratele d'olio (a tal proposito per usarne meno e distribuirlo meglio trovo comodissima l'oliera spray) e cuocetele in forno caldo a 200° fino a doratura per circa 10/15 minuti.
Preparate poi la salsa al basilico.
Mettete nel bicchiere alto del minipimer (o in una tazza alta o in un vasetto alto o in quello che vi pare) l'olio con il latte di soia (mi raccomando che siano alla stessa temperatura altrimenti l'emulsione è un casino), un pizzico di sale e un cucchiaino di succo di limone e iniziate a frullare fino ad ottenere una maionese densa.
Aggiungete le foglie di basilico spezzettate, una manciata di pinoli e mezzo spicchio d'aglio e dategli un'altra rapida frullata.
Ecco fatto.

Con questa ricetta partecipo al contest di Tour De Fork: Riconoscere, scegliere e sostituire, in cui si chiedeva di rielaborare una ricetta classica proponendola in versione più sana.
Ecco io allora ho preso le classiche polpette, ci ho tolto la carne e l'ho sostituita col seitan, alimento leggero e vegetale, non le ho fritte ma le ho cotte al forno e le ho accompagnate con una maionese senza uova.
Che insomma, più leggero di così si muore.

giovedì 12 luglio 2012

Gnocchetti di melanzane e farina di ceci



Ingredienti per 4 persone:
due melanzane medie o tre piccole
300 gr circa di farina di ceci
mezzo spicchio d'aglio
la buccia grattugiata di un limone
una punta di curcuma
una presa di sale
Per la salsa di pomodoro crudo:
due pomodori maturi e sodi
un cucchiaino di capperi
qualche oliva nera
qualche foglia di basilico
una manciata di mandorle tostate
olio extravergine di oliva

E' nato prima il post o la ricetta? 
Questo per me è uno di quei misteri che rimarranno per sempre irrisolti come quello dell'uovo e la gallina, dell'origine dell'universo o del perchè mai abbiano prodotto trasmissioni come Mammoni e Tamarreide. 
Programmi che, ci tengo a sottolineare con l'evidenziatore, ho seguito solo sporadicamente e anche un po' spasmodicamente per una questione prettamente antropologica. Cosa che comunque ancor mi pento di aver fatto e motivo per il quale tutt'ora giro col cilicio e mi flagello anche un po' ogni sera prima di andare a letto. 
Vi dico subito che non mi addentrerò nel suddetto argomento per evitare di diventare scurrile come uno scaricatore di porto al quale hanno appena fregato il portafogli e pestato un piede, con tutto il rispetto per gli scaricatori di porto e per i piedi, ma passerò subito al perchè di questa domanda esistenziale. 
Il fatto è che io finora ho sempre fatto ricette e scritto il post di conseguenza, ma avendo ormai esaurito l'archivio di quelle pronte e non cucinando quasi più sempre per il caldo di cui non vi voglio parlare, mi capita ormai di scrivere prima il post e successivamente farci una ricetta sopra, giusto per rendere le cose semplici. E non che questo sia un problema, è solo che di fatto continuando così, l'equilibrio tra numero di ricette e quantità di cazzate si sposterà pericolosamente dalla parte delle seconde, segnando forse un naturale cambiamento di questo blog. 
Un po' come chi partorisce evolve in un mommyblog, io regredirò ad un stupidblog, che peraltro non è nemmeno catalogato.
In aggiunta a ciò, come se già questo non bastasse a destabilizzarmi, mi sto rendendo conto che blogspot mi ha preso in antipatia e sta considerando come spam la maggior parte dei commenti che io lascio sugli altri blog.
E a tal proposito lancio un appello: A.A.A. e anche Amici bloggergoogleisti araharharharha, siete gentilmente invitati a controllare periodicamente la cartellina "commenti" e "spam" nel menù del vostro blog, perchè LI' mi troverete. 
E mica fra le parole semplici ed il sapore di un mattino di primavera con gli occhi dell'amore, sia chiaro.
E tu, caro Signor Blogger di sta cippa, mi spieghi cos'è che hai contro di me? Cos'è che ti infastidisce esattamente nella parola SaleQuBi?? Si può sapere una volta per tutte??
Va che se continui così ti boicotto e passo a Wordpress. Ti avviso.

Passando invece alla ricetta, di questo piatto mi piacciono principalmente tre cose, ovvero:
è un secondo travestito da primo. Infatti si tratta solo di verdura e proteine vegetali e quindi va bene per tutti, belli e brutti. Va bene per chi è a dieta, per grandi e piccini, per chi è vegetariano, vegano, per chi è intollerante al glutine, al lattosio e così via. 
E' veloce. In mezz'ora è in tavola. Volendo si può anche preparare l'impasto il giorno prima e tenerlo in frigo pronto da cuocere.
Ultimo, ma non meno importante, non ha proteine miste. E questa è una cosa a cui tengo particolarmente.
Credo che, aldilà della scelta delle materie prime, alcuni accorgimenti siano da tenere in considerazione anche negli abbinamenti delle stesse.
Anche se a volte sembra più difficile, non è consigliabile mischiare proteine di diverso tipo perchè il nostro stomaco e intestino fanno molta più fatica a digerirle, dato che richiedono enzimi differenti.  
La scelta poi di non utilizzare farina di frumento ma farina di ceci, oltre ad un fatto di gusto, l'ho fatta perchè credo che variare il più possibile l'alimentazione sia la cosa migliore da fare per non affaticare l'organismo. A pensarci bene di frumento e di conseguenza di glutine, in commercio ce n'è tantissimo, raffinato, e tutto dello stesso tipo, dato che praticamente la maggior parte degli alimenti industriali sono a base di quello. Pensateci un momento: biscotti, fette biscottate, merendine, brioche, pane, pasta, pizza, dolci, basi pronte. Sono tutti a base di grano tenero o di grano duro. Una volta ce n'erano diverse varietà, i cosidetti grani antichi, come per esempio il kamut, il farro, il senatore cappelli. Tutte qualità che, essendo di minore resa e più difficili da coltivare, in nome del solito Dio denaro sono state soppiantate da un unica varietà, che l'industria ci propina continuamente. E poi ci si stupisce di quante persone intolleranti ci siano. Ci credo, provate a mangiare per anni e anni solo pomodori e vediamo se prima o poi il vostro corpo non si ribella.
Ecco, ora mi posso togliere gli occhiali, scendere dalla cattedra, sciogliere lo chignon e spiegarvi finalmente come fare questi cavolo di gnocchi. Che vi ho pure detto che son veloci ma ci sto mettendo anni ad arrivarci.

Lavate e tagliate a metà le melanzane. Mettele in forno a 220° per circa 20 minuti. Dovranno ammorbidirsi ma non c'è bisogno cuociano totalmente, tanto poi le andremo a ribollire sotto forma di gnocchi.
Tagliatele poi a pezzetti e mettetele in una ciotola con l'aglio, una presa di sale e una di curcuma (dall'alto potere antiossidante e antitumorale) e la buccia di limone grattugiata ed iniziate a frullare col minipimer. Non levate la buccia dalle melanzane che tutte le vitamine sono propri lì e tanto una volta frullata non si sentirà più, promesso. Se avete tempo potete ripassare le melanzane in padella per asciugare l'acqua in eccesso, così vi servirà meno farina per l'impasto. Altrimenti aggiungete subito la farina necessaria ad ottenere un composto molliccio, che si possa modellare con due cucchiaini e sbattere nell'acqua bollente. Cuocete per due/tre minuti da quando i gnocchi salgono a galla e scolateli con una schiumarola.
Per la salsa di pomodoro cruda mettete tutti gli ingredienti in un mixer e frullate. Velocissima.

Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara 






Con questa ricetta partecipo all'ultimo (sigh) contest di Ambra del Gattoghiotto "Piccola bottega di campagna" in collaborazione con Malvarosa Edizioni.