La gente narra che io non mi ricordi mai una mazza e che quel poco che ricordo sia sempre legato al cibo.
Del tipo che non saprò mai dirvi dov'era quella piazzetta meravigliosa con quella chiesetta fantastica a picco sul mare ma saprò darvi le coordinate esatte di quel ristorantino in Alsazia dove mi ammazzai di raclette tirandone giù a cazzuolate come se non ci fosse un domani.
Ma queste sono solamente calunnie.
Perché infatti io in realtà non saprei dirvi nemmeno questo.
Alcune delle cose che invece mi son rimaste in mente forse a volte tendo ad ingigantirle col tempo.
Tipo che io sono assolutamente convinta che ogni lungo viaggio in auto affrontato in infanzia con la mia famiglia sia sempre stato corredato da una serie di soste in autogrill per l'acquisto di Grisbì e Figolù e che questo quindi giustifichi, per motivi puramente scaramantici, una perpetuazione della tradizione.
In realtà, a quanto pare, la cosa sembra sia successa al massimo solo un paio di volte e pertanto la gente insinua io ad oggi voglia semplicemente far la furbona.
Ulteriori calunnie.
Ma in memoria (mia) dei vecchi tempi e in onore a quel genio del male che ha chiamato dei biscotti al fico Figolù, questo mese i biscotti al fico me li sono fatta da me. A modo mio. E li chiamerò Figolà.
E dato che guarda caso siamo pure in settembre e casualmente l'ingrediente del mese è pure il fico, ecco qui la relativa scheda redatta da Comandante Amigo:
"Bè, a me sembrava ovvio, ma ci
sono stati alcuni tentennamenti sulla decisione di chi avrebbe dovuto fare la
scheda del Fico…
Il Fico nasce sul finire degli
anni settanta in una giornata invernale in una città di mare e andrà a
sostituire l’immagine dell’uomo frichettone figlio dei fiori che tanto piaceva
dopo woodstock e quella del paninaro in voga a metà anni ‘80. Inizialmente
biondo e con gli occhi azzurri, il Fico poteva confondersi facilmente negli
anni ’80 con altri frutti immaturi poco appetibili del nord europa, ma, col
passare degli anni, la maturazione del Fico ha portato ad avere a partire dalla
metà degli anni ‘90 un soggetto molto appetibile col capello lungo (meno
biondo) e l’occhio azzurro (sempre). Poi, sul finire degli stessi anni ‘90 il Fico
ha modificato il suo aspetto esteriore, che poi è anche quello corrente che
potete ancora (J)
verificare di persona tutt’oggi: un Fico a piena maturità, glabro e con
l’occhio azzurro (sempre)!
Ma forse voi volevate sapere qualcosa
in più riguardo un’altra varietà di fico vero?
Bene, cercate della Raffaella? Potete
chiedere a Cristiano Ronaldo o Mario Balotelli.
Invece cercate di Roberto? Potete
allora chiedere a Beppe Grillo;
Invece vi interessa il Ficus
Carica? Quella pianta di difficile distinzione botanica fra la pianta maschio
fico e la pianta femmina nonsipuòdire? Quella pianta, il maschio, che produce
frutti non commestibili e la femmina che produce:
·
i fioroni, che si formano da gemme dell'autunno
precedente e maturano alla fine della primavera o all'inizio dell'estate;
·
i fichi, o forniti, o pedagnuoli che si formano
da gemme in primavera e maturano alla fine dell'estate dello stesso anno;
·
i cimaruoli derivanti da gemme sommitali
prodotte nell'estate la cui maturazione avviene nel tardo autunno laddove
l'estate è molto lunga ed il clima particolarmente caldo e che comunque
potrebbe spesso essere incompleta o insoddisfacente.
Bene, allora se è questa la
varietà di fico che cercate, potete trovarvi da soli le notizie su wikipedia o
su un qualsiasi manuale di botanica o di giardinaggio e lasciare il Fico a
disposizione della sua amata foodblogger!
Aloa!"
Ecco poi qui la mia ricetta e qui invece quella della Serena.
Ingredienti per circa 20/25 biscotti ai fichi e rosmarino:
230 g di farina 00
20 g di farina di castagne
150 g di burro morbido
100 g di zucchero
40 g di tuorli
qualche ago di rosmarino
un pizzico di sale
300 g circa di fichi
un cucchiaio di zucchero di canna
un cucchiaio di miele
Ingredienti per circa 20/25 biscotti ai fichi e rosmarino:
230 g di farina 00
20 g di farina di castagne
150 g di burro morbido
100 g di zucchero
40 g di tuorli
qualche ago di rosmarino
un pizzico di sale
300 g circa di fichi
un cucchiaio di zucchero di canna
un cucchiaio di miele
Per preparate questi biscotti fate una solita noiosa pasta frolla come vi ha insegnato la cognata.
Mischiate il burro molliccio con i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un pastone omogeneo. Aggiungete il rosmarino frullato finemente con lo zucchero, che se prima non ve lo avevo detto di farlo ve lo dico adesso, le farine e un pizzico abbondante di sale.
Lavorate velocemente il tutto fino ad ottenere una palla, schiacciatela un po' in modo si raffreddi prima ed avvolgetela nella pellicola. Fatela riposare in frigo per almeno mezz'ora.
In una padella antiaderente fate andare a fuoco alto i fichi tagliati a metà con lo zucchero di canna e il miele fino a quando saranno spappolati, asciutti e un po' caramellati.
Fateli raffreddare e nel mentre riprendete la frolla. Stendetela a rettangolo all'altezza di un paio di millimetri e tagliate delle strisce larghe circa tre centimetri e lunghe quanto volete.
Distribuite per il lungo di una striscia la composta di fichi e coprite con una seconda. Sigillate bene e cuocete in forno caldo ventilato a 180° per circa 10/15 minuti fino a quando inizieranno a dorarsi i bordi.
Sfornate, fate intiepidire e tagliate a fette.
Che carini i biscotti! Non riesco ad immaginare il rosmarino nella frolla , non mi resta che copiare la ricetta e provarli! Grazie per le risate che mi hai fatto fare durante la lettura del tuo post! Un abbraccio e buona giornata
RispondiEliminaPaola
:) Grazie a te per esser passata di qui! Il rosmarino secondo me ci sta proprio bene..fammi sapere!
EliminaA presto e buona giornata anche a te
Ciao bella..mai sai che sono proprio belli questi biscotti?! non avevo mai visto il rosmarino nella frolla..sicuramente darà un buon sapore particolare..
RispondiEliminaUn Bacio e buon lunedì!
Sonia
Ciao Sonia!! Grazie grazie grazie
EliminaUn bacio anche a te e buon martedì ;-)
Adoro
RispondiEliminail
tuo
blog.
:)
:****
EliminaOra, io capisco che tu ti sia spacciata per cool quando in realtà sei una nerd. Capisco anche che sposare determinate teorie poteva risultare imbarazzante in quel momento.
RispondiEliminaPerò. Proprio non mi aspettavo che tu applicassi così velocemente l'appunto sessuale. Da te proprio no.
Passi la foto mistica, passi la scrittura, ma sul fico no. Non te la faccio passare liscia così! :-))
Da cambi-are. A buon intenditore...
E pensa che ieri sera ho fatto una zuppa di piselli e l'ho postata su instagram. Apprendo in fretta, vero???
EliminaChe biscottini deliziosi!!!
RispondiEliminaGrazie Memole!
EliminaQuell'ingrediente curioso del rosmarino guarda dove è andato a infilarsi... ma ha fatto bene, secondo me l'unione è davvero felice! :-)
RispondiEliminaAnche io ricordo spesso i luoghi in base a coordinate culinarie/alimentari, la memoria si aggrappa ai sapori e non li molla più...
Unione felicissima direi! E per la memoria...l'importante è ricordarsi qualcosa ;-)
EliminaMi avete traviato Comandate Amigo. Era una persona così seria...
RispondiElimina(ma io quei biscotti al fico proprio non me li ricordo...)
Hai visto?? E siamo solo all'inizio..
EliminaGuarda che sei proprio ... non so dirti cosa sei, ma come si fa a far ridere così di lunedì.
RispondiEliminaIo quei biscotti li ricordo, si incollavano ai denti.
Brava, bella ricetta bella foto, bellissimo il racconto.
Luisa
Luisa?! Luisa!! Ma sei proprio tu??! Oh bentornata, mia commentatrice preferita!
EliminaSi sono proprio io, ma dai non sapevo di esserlo (la tua commentatrice preferita intendo).
EliminaAllora cercherò di non latitare più.
Che bontà!!! Ma in assenza di fichi freschi, si può usare la marmellata di fichi??
RispondiEliminaCerto Silvia! Puoi usare tutte le marmellate e la frutta che vuoi! :)
EliminaMa sai che qualche tempo fa un amico del mio compagno (che, come è noto, chiamo così perché ormai ci si fa solo compagnia) mi parlò di questi Figolù per me assolutamente sconosciuti... e ora so che non mi stava prendendo pu' u' culu!!
RispondiEliminaComunque a me i figolà piacciono di più, anche se fanno un po' "lupo ululà, castello ululì" :D
ti amo Giulia, volevo dichiarartelo qui. ahahha come prosegue la compagnia? Continuate a mentirvi e ignorare la verità dei fatti o ti sei dichiarata al ritorno sbattendo porta e valigia?
EliminaNo ma tranquille, fate pure. Tanto io non sono mica gelosa.
EliminaUhmpf.
Veronica, che vuoi farci?! Ormai mangiamo un brodino la sera, leggiamo (o guardiamo La Signora in Giallo) con il plaid sulle ginocchia e poco altro, se escludi il liscio il sabato sera ;)
EliminaE comunque una dichiarazione d'ammmmore fa sempre piacere.
Ma l'ammmmore è trasversale e plurimo, Vale.. e poi tu CI HAI la dichiarazione su FB, mica da tutti!!
Certo, fatevi pure i cavoli vostri... Io ricorderò solo la bomba!
Elimina#cuorespezzato
Ah ma io sono nata troppo tardi per aver mai visto/magiato/sentito nominare questo figolù..fortunatamente non per il tuo figolà! :D con la farina di castagne nel guscio che racchiude il mio frutto proibito sono il top!
RispondiElimina(sai che io sono uguale, nè? mi ricorderò cosa ha mangiato la mia compagna di classe il secondo giorno di terza superiore ma sono pessima in tutte le altre cose non mangerecce. a ognuno il suo, eh.)
La calunnia vera sarebbe insinuare che questi tuoi figolà non siano più buoni degli originali!!!!! Io credo a te, mi hai convinta con la tua ricetta ;-)
RispondiEliminaCalunnie?!?!? No scusa vogliamo parlare della pausa caffè che abbiamo appena fatto???? Potrei star qui a raccontare centinaia e centinaia di aneddoti sul fatto che la tua memoria fa pena....solo che al momento non me ne ricordo manco uno....ma so per certo che sono accaduti!!
RispondiEliminaNon saprei da dove partire a commentare, come ti dicevo sono stata sprovvista di telefono nei giorni scorsi ma ho letto più o meno i 572857254285 post che avevi prima, in cui non ho fatto altro che ridere come un'idiota e immaginarti in surreali situazioni. Cosa che, immaginerai, non mi viene difficile da fare dopo le avventure cagliaritane.
RispondiEliminaSei stata una delle scoperte più belle e meravigliose di questo MedDiet (che non so perchè da ieri chiamo MeltingPot) e ti dirò, sono contenta di non averti conosciuto prima. Ora leggerò con ancora più entusiasmo il tuo blog.
Ripensavo al mio questi giorni di ritorno, e mi sembra rientri perfettamente nella descrizione di Cambi ovvero pubblicitario, marchettaro (all'inizio) e ora senza una "linea editoriale precisa", con tutte le recensioni dei ristoranti che mi piacciono, eventi alla cazzo, poesie etc. Però poi ci ripensavo, e mi piace così. E il tuo è perfetto, però mi ricordi. E mi piaci da morire.
Ho scritto il solito papiro senza senso, ma volevo dirti che ecco, è stato bello dare prima un volto, risate ebbre di vino e ricordi prima di un blog.
Questo è il senso.
Torno a leggere la ricetta della pavlova che mi fa sempve sovvideve di bvutto.
Serenthà questo post sul Med Diet? Sono stufa di aprire e trovare il ficus. #noiadelsabatosera
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