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giovedì 12 luglio 2012

Gnocchetti di melanzane e farina di ceci



Ingredienti per 4 persone:
due melanzane medie o tre piccole
300 gr circa di farina di ceci
mezzo spicchio d'aglio
la buccia grattugiata di un limone
una punta di curcuma
una presa di sale
Per la salsa di pomodoro crudo:
due pomodori maturi e sodi
un cucchiaino di capperi
qualche oliva nera
qualche foglia di basilico
una manciata di mandorle tostate
olio extravergine di oliva

E' nato prima il post o la ricetta? 
Questo per me è uno di quei misteri che rimarranno per sempre irrisolti come quello dell'uovo e la gallina, dell'origine dell'universo o del perchè mai abbiano prodotto trasmissioni come Mammoni e Tamarreide. 
Programmi che, ci tengo a sottolineare con l'evidenziatore, ho seguito solo sporadicamente e anche un po' spasmodicamente per una questione prettamente antropologica. Cosa che comunque ancor mi pento di aver fatto e motivo per il quale tutt'ora giro col cilicio e mi flagello anche un po' ogni sera prima di andare a letto. 
Vi dico subito che non mi addentrerò nel suddetto argomento per evitare di diventare scurrile come uno scaricatore di porto al quale hanno appena fregato il portafogli e pestato un piede, con tutto il rispetto per gli scaricatori di porto e per i piedi, ma passerò subito al perchè di questa domanda esistenziale. 
Il fatto è che io finora ho sempre fatto ricette e scritto il post di conseguenza, ma avendo ormai esaurito l'archivio di quelle pronte e non cucinando quasi più sempre per il caldo di cui non vi voglio parlare, mi capita ormai di scrivere prima il post e successivamente farci una ricetta sopra, giusto per rendere le cose semplici. E non che questo sia un problema, è solo che di fatto continuando così, l'equilibrio tra numero di ricette e quantità di cazzate si sposterà pericolosamente dalla parte delle seconde, segnando forse un naturale cambiamento di questo blog. 
Un po' come chi partorisce evolve in un mommyblog, io regredirò ad un stupidblog, che peraltro non è nemmeno catalogato.
In aggiunta a ciò, come se già questo non bastasse a destabilizzarmi, mi sto rendendo conto che blogspot mi ha preso in antipatia e sta considerando come spam la maggior parte dei commenti che io lascio sugli altri blog.
E a tal proposito lancio un appello: A.A.A. e anche Amici bloggergoogleisti araharharharha, siete gentilmente invitati a controllare periodicamente la cartellina "commenti" e "spam" nel menù del vostro blog, perchè LI' mi troverete. 
E mica fra le parole semplici ed il sapore di un mattino di primavera con gli occhi dell'amore, sia chiaro.
E tu, caro Signor Blogger di sta cippa, mi spieghi cos'è che hai contro di me? Cos'è che ti infastidisce esattamente nella parola SaleQuBi?? Si può sapere una volta per tutte??
Va che se continui così ti boicotto e passo a Wordpress. Ti avviso.

Passando invece alla ricetta, di questo piatto mi piacciono principalmente tre cose, ovvero:
è un secondo travestito da primo. Infatti si tratta solo di verdura e proteine vegetali e quindi va bene per tutti, belli e brutti. Va bene per chi è a dieta, per grandi e piccini, per chi è vegetariano, vegano, per chi è intollerante al glutine, al lattosio e così via. 
E' veloce. In mezz'ora è in tavola. Volendo si può anche preparare l'impasto il giorno prima e tenerlo in frigo pronto da cuocere.
Ultimo, ma non meno importante, non ha proteine miste. E questa è una cosa a cui tengo particolarmente.
Credo che, aldilà della scelta delle materie prime, alcuni accorgimenti siano da tenere in considerazione anche negli abbinamenti delle stesse.
Anche se a volte sembra più difficile, non è consigliabile mischiare proteine di diverso tipo perchè il nostro stomaco e intestino fanno molta più fatica a digerirle, dato che richiedono enzimi differenti.  
La scelta poi di non utilizzare farina di frumento ma farina di ceci, oltre ad un fatto di gusto, l'ho fatta perchè credo che variare il più possibile l'alimentazione sia la cosa migliore da fare per non affaticare l'organismo. A pensarci bene di frumento e di conseguenza di glutine, in commercio ce n'è tantissimo, raffinato, e tutto dello stesso tipo, dato che praticamente la maggior parte degli alimenti industriali sono a base di quello. Pensateci un momento: biscotti, fette biscottate, merendine, brioche, pane, pasta, pizza, dolci, basi pronte. Sono tutti a base di grano tenero o di grano duro. Una volta ce n'erano diverse varietà, i cosidetti grani antichi, come per esempio il kamut, il farro, il senatore cappelli. Tutte qualità che, essendo di minore resa e più difficili da coltivare, in nome del solito Dio denaro sono state soppiantate da un unica varietà, che l'industria ci propina continuamente. E poi ci si stupisce di quante persone intolleranti ci siano. Ci credo, provate a mangiare per anni e anni solo pomodori e vediamo se prima o poi il vostro corpo non si ribella.
Ecco, ora mi posso togliere gli occhiali, scendere dalla cattedra, sciogliere lo chignon e spiegarvi finalmente come fare questi cavolo di gnocchi. Che vi ho pure detto che son veloci ma ci sto mettendo anni ad arrivarci.

Lavate e tagliate a metà le melanzane. Mettele in forno a 220° per circa 20 minuti. Dovranno ammorbidirsi ma non c'è bisogno cuociano totalmente, tanto poi le andremo a ribollire sotto forma di gnocchi.
Tagliatele poi a pezzetti e mettetele in una ciotola con l'aglio, una presa di sale e una di curcuma (dall'alto potere antiossidante e antitumorale) e la buccia di limone grattugiata ed iniziate a frullare col minipimer. Non levate la buccia dalle melanzane che tutte le vitamine sono propri lì e tanto una volta frullata non si sentirà più, promesso. Se avete tempo potete ripassare le melanzane in padella per asciugare l'acqua in eccesso, così vi servirà meno farina per l'impasto. Altrimenti aggiungete subito la farina necessaria ad ottenere un composto molliccio, che si possa modellare con due cucchiaini e sbattere nell'acqua bollente. Cuocete per due/tre minuti da quando i gnocchi salgono a galla e scolateli con una schiumarola.
Per la salsa di pomodoro cruda mettete tutti gli ingredienti in un mixer e frullate. Velocissima.

Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara 






Con questa ricetta partecipo all'ultimo (sigh) contest di Ambra del Gattoghiotto "Piccola bottega di campagna" in collaborazione con Malvarosa Edizioni.


venerdì 27 aprile 2012

Trittico all'aglio orsino


Ingredienti per due porzioni di ravioli integrali con ricotta e aglio orsino:
1 uovo
100 gr di farina integrale
100 gr di ricotta
30 gr di parmigiano
20 foglie di aglio orsino
una noce di burro
sale qubi

Ingredienti per due porzioni di gnocchi integrali all'aglio orsino e pomodoro:
300 gr di patate
100 gr di farina integrale
1 uovo
20 foglie di aglio orsino
una tazza di salsa di pomodoro
qualche foglia di basilico
olio extravergine
sale qubi

Ingredienti per due porzioni di testaroli integrali al pesto di aglio orsino:
250 gr di farina integrale
250 gr di acqua
un cucchiaino di sale
20 foglie di aglio orsino
25 gr di mandorle tostate
50 gr di parmigiano
70 gr olio extravergine

L'aglio orsino, altrimenti detto Allium Little Bear, è una pianta della famiglia del Rendiamum L'Alitum Puzzolentum Ma Siamum Tantum Buonum che cresce spontanea nei boschi e fiorisce in primavera. E dato che questo è il periodo giusto per la raccolta, nei giorni scorsi ho preso la bici e il cestino delle focaccine, ho messo il mio cappuccetto rosso e ho fatto un giro al parco per farne incetta. Tornata poi a casa con il mio bel quintalozzo di aglio orsino e lasciando una scia odorosa buona quanto l'Eau de scamorz, dovevo ovviamente trovare il modo di usarlo.
Una parte è finita in un vaso tritata insieme a del sale fine per un condimento aromatico, una parte è finita tritata a del pangrattato per delle impanature profumate, mentre tutto il resto è finito in degli esperimenti alla stregua del piccolo chimico. Ben riusciti, ammetto.
Ecco, se già siete spaventati dalla lunghezza di questo post e non avete quelle quattro o cinque ore necessarie per leggerlo tutto e volete desistere, fate pure, non mi offendo.
Per i coraggiosi o nullafacenti che invece intendono proseguire, iniziamo con la prima ricetta...
Per circa 15 ravioloni impastate un uovo intero con circa 100 gr di farina integrale, formate una palla liscia e fatela riposare coperta per mezz'ora.
Preparate intanto il ripieno frullando una manciata di foglie di aglio orsino con la ricotta e il parmigiano.
Stendete la pasta sottilmente, adagiateci dei mucchietti di ripieno, chiudete e sigillate bene i bordi, cuocete in acqua bollente salata per 2/3 minuti e condite con una noce di burro e un filo d'olio.
Per i gnocchi al pomodoro invece lessate le patate con la buccia per circa 30 minuti, una volta cotte spelatele e frullatele con l'uovo e con la solita manciata di foglie di aglio orsino e un pizzico di sale. Aggiungete tanta farina necessaria ad ottenere un impasto lavorabile che non si appiccichi troppo alle mani, formate dei salsicciotti, tagliateli a pezzettini e cuoceteli in acqua bollente salata fino a quando vengono a galla.
Preparate un sugo leggero e veloce mettendo in un pentolino della polpa di pomodoro, qualche foglia di basilico, un pizzico di sale, un pizzico di zucchero e qualche cucchiaio d'olio. Riscaldate per qualche minuto sul fuoco e conditeci gli gnocchi.
Infine per i testaroli impastate farina e un pizzico di sale con tanta acqua tiepida necessaria ad ottenere una pastella morbida (con la consistenza tipo quella delle crepes), fatela riposare coperta per un'ora, scaldate una padella antiaderente, versateci la pastella fino a circa 4/5 mm di spessore e cuocete da ambo i lati fino a doratura. Spostate il disco ottenuto su di un tagliere e tagliatelo a rombi.
Preparate poi il pesto frullando insieme le foglie di aglio spezzettate, le mandorle tostate, il parmigiano e l'olio extravergine e conditeci i testaroli.
Ed ecco pronto il trittico di primi.

mercoledì 15 febbraio 2012

Gnocchi di ricotta ripieni


Ingredienti per due persone
250 gr di ricotta
150 gr di farina
2 cucchiai d'olio
sale qb
1 mozzarella
pesto

Immaginate un piatto di gnocchi, invitanti, succulenti, fumanti, profumanti (?!).
Immaginate di assaggiarne uno e di sentire il ripieno che esplode e si scioglie in bocca...la mozzarella che fila e vi avvolge con il suo gusto...Ecco. Se cercate questo cambiate ricetta.
NON fidatevi delle pubblicità e delle foto taroccate (e manco di Giovanni Rana che vi suona alla porta): un nanocubetto di mozzarella all'interno di un gnocco cotto per meno di 5 minuti NON può filare. A meno che voi non facciate dei gnocchi della dimensione di una gelato fritto. Che ci sta eh? Mica no. Ma questo non è il nostro caso. Non stavolta almeno.
Da questa ricetta aspettatevi dei gnocchi buoni, morbidi, meritevoli, veloci, semplici, ma non di più.
Per me ormai è tardi, ma per voi che li dovete ancora fare, potete pensare di sostituire la mozzarella con qualcosa di più filamentoso e saporito, tipo chessò della provola, del bitto, del taleggio.
Ora prendete la ricotta, spiacciacatela in una ciotola, uniteci la farina, l'olio, il sale e impastate.
Coprite l'impasto e fatelo riposare per una mezz'ora (è necessario, si attiverà il glutine e raggiungerà una consistenza anomala e fantastica, senza appicciare!!! Giuro).
Poi riprendetelo, staccate dei pezzettini, inglobateci un cubetto di mozzarella e cuocete in acqua bollente finchè non vengono a galla (se volete sapere il perchè i gnocchi vengono a galla cercatelo su yahoo answer (l'evoluzione multimediale del "Cioè"), ci sarà di sicuro, insieme alla risposta su "è vero che se mi lavo con la coca-cola dopo un rapporto non rimango incinta?" Che è no, mi spiace deludervi, ve lo dico già).
E conditeli come vi pare. Io ho usato del pesto, comprato (ho provato a prendere la piantina di basilico per farlo...ma è passata a miglior vita ancora prima che facessi in tempo a staccargli le foglie (ovvero si sarà suicidata avendo fiutato la tortura. Oddio, ora me la immagino che si stringe le radici per non far entrare l'acqua urlando "nnoooo ti preeeegoooo non farmi del maleeeeee")).
Ah mi sono anche accorta di usare un po' troppe parentesi. Praticamente non faccio delle frasi, ma delle funzioni (quelle di scuola: aprilatondachiudilatondaaprilaquadrachiudilagraffaaprilatondachiudilaquadra. Ok penso abbiate capito).